Pavimenti in legno: un po’ di storia:
Non è facile ricostruire una vera e propria storia dei pavimenti in legno, poiché le prime testimonianze al riguardo sono andate perdute.
I primi elementi di pavimenti in legno sono stati certamente distrutti dall’azione logorante del tempo. Certo è che i primi materiali utilizzati furono terra, granito e pietra. Grazie a pitture e rappresentazioni grafiche, è stato possibile collocare il primo uso del legno verso il secolo X a.c.
Lo sviluppo delle pavimentazioni in legno conosce fortuna in modo particolare nell’antica Roma, e da lì si dirama in tutto il nord Europa, realizzati soprattutto grazie alla grande quantità di legname presente nelle foreste delle vicinanze nei paesi freddi.
Verso la fine del XVII secolo i pavimenti in legno conoscono maggior fortuna, quando numerosi artigiani cominciano a lavorare il legno per creare decorazioni di ogni tipo che riescono ad incollare alle pavimentazioni grazie a materiali naturali. (a base di caglio, uovo, sangue di bue e colla di pesce)
Prende così il via un periodo molto fiorente per le pavimentazioni in legno, reso ancora più celebre dal suo utilizzo massiccio per i rivestimenti della reggia di Versailles.
In particolare da lì proviene un formato particolare, detto “quadrotta” per via della sua forma squadrata. Nascono qui anche gli elementi da posa denominati fascia, bindello, quadro, filetti e inserti, elementi destinati a riquadrare il perimetro ed evidenziare la parte centrale degli ambienti.
Il questo periodo si inizia ad usare il termine “parquet” che significa “piccolo parco”, in riferimento a tutti i boschi e le foreste che circondavano sia la reggia di Versailles che le principali ville europee.
Pavimenti in legno nella modernità
Nel periodo contemporaneo numerosi architetti hanno continuato ad interessarsi dei pavimenti in legno. Le principali forme dei listelli sono sia la classica quadrotta che forme a trapezio, a prisma e listelli rettangolari più lunghi.
In oriente il legno era inizialmente utilizzato solo raramente perché considerato un materiale pregiato. Oggi invece è usato in maniera massiccia sia per quel che riguarda le abitazioni private sia per i luoghi pubblici.
Nel XIX secolo il pavimento in legno, il cosi detto “parquet tradizionale“, fa la sua comparsa in Italia ma soprattutto nelle zone del nord. Nel periodo fascista il termine “parquet” viene sostituito con l’italiano “tassellato”, ormai in disuso dalla caduta del regime. Prima del 1950 il parquet italiano si componeva di listelli ad incastro maschio/femmina, posati su sabbia o su altri listelli galleggianti (magatelli); lo spessore dei listonicini era tra i 17 e i 22mm.
Dagli anni 60 in poi il formato più diffuso ha spessore 8/10 mm e lunghezza 100-200 mm , definito con il nome “pavimento a mosaico”. Successivamente si utilizza il “lamparquet”, di spessore 10-12 mm e lunghezza tra i 300 e i 500 mm, cambiano inoltre le misure utilizzate per i listelli che diventano di spessore di 14 mm circa, con una lunghezza tra i 500 e i 1500 mm. , ma anche lamelle simili a quelle degli anni ’60 ma posate di fianco, costituite in moduli o blocchi rettangolari e cubetti (pavimenti in legno industriale).
Dagli Stati Uniti proviene una serie di elementi diversi per spessore e composizione, denominati “elementi multistrato”,detto anche “parquet prefinito” Infine, nasce un’interminabile produzione di plance, listoni, maxi listoni e doghe, molto diversificati per formato, dimensioni, spessori e conformazione (a due, a tre, a più strati e controbilanciati), che si affiancano all’utilizzo di elementi già conosciuti e nati nel periodo più intenso dello sviluppo del parquet, come quadrotte e decori di diverso tipo che vengono realizzati con l’ausilio di macchine laser con materiali innovativi affiancate all’uso di utensili manuali, ad esempio pialle, scalpelli, sgorbie, lame e mazzuole.
Pavimentazioni in legno: elementi e tecniche di posa
I pavimenti in legno detengono un’alta preferenza da parte dei consumatori per il suo calore ed eleganza, e negli ultimi anni è uso estenderlo in tutta la casa e non solo in zone letto come in passato.
La tecnica di posa più frequentemente utilizzata è l’incollaggio. Si parla ovviamente di un tipo di pavimentazione altamente ecosostenibile, in primis per la sua natura ma anche perché per la sua finitura e realizzazione non si deve ricorrere all’uso di materiali inquinanti.
Attualmente si tende a non utilizzare più elementi in legno massello e prediligere nuovi elementi la cui struttura viene modificata per aumentarne la qualità e diminuire il tasso di umidità che può portare rigonfiamenti del materiale.
Dopo la posa spesso il legno viene levigato e lamato, inoltre è possibile sostituire gli elementi danneggiati senza arrecare danno all’intera pavimentazione. Per quel che riguarda il tipo di legname, di solito è privilegiato il rovere a tipi di legnami esotici per un discorso di eco sostenibilità. In particolare è in espansione l’utilizzo del bamboo, perché economico e molto resistente.
Il pavimenti in legno devono essere posati su una superficie che tenga conto delle caratteristiche del legno, temono le infiltrazioni d’acqua come pure l’umidità, la cui azione può portare al rigonfiamento del legno e al successivo distacco dei listelli.
Nelle prime pose del parquet si consideravano caratteristiche elementi che oggi vengono considerati dei difetti come fessure e incrinature, poiché con le tecniche sempre più moderne è ora possibile evitare questi inestetismi e ottenere un ottimo risultato. Naturalmente va sempre tenuto conto che il legno è un materiale naturale, per questo imperfetto e soggetto a cambiamenti, tanto delicato quanto trattabile.
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dovrei verniciare un pavimento in legno di 800 mq in duglas da esterno liste di cm 100.
il pavimento a 8 anni ed abbisogna di manutenzione.
vorrei sapere il costo a mq o a corpo.
ringrazio anticipatamente.
Roberto Guzzetti
Salve Roberto, dovrei vederlo, comunque non ci sono problemi, ne abbiamo fatto un’altro un paio di settimane addietro. Semi mandi i tuoi riferimenti telefonici ti contatto al più presto. per il prezzo dopo il sopralluogo ti saprò dire, anche percgè ho un paio di soluzioni e dipende da che tipo di trattamento dobbiamo fare.
ti invio e-mail con foto.
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