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Pavimenti alla palladiana: La guida

Pavimenti alla palladiana, sono ed erano realizzati con scaglie di marmo piu o meno pregiato, di circa 10/20 cm. ognuno. Come altri pavimenti, i pavimenti alla palladiana  vengono nuovamente apprezzati dalle nuove generazioni, ne mantengono le caratteristiche peculiari e con pochi soldi ridanno vita a pavimenti storici.

Pavimento alla palladiana o opus incertum: un po’ di storia

Andrea Palladio, pseudonimo di Andrea di Pietro della Gondola (Padova, 30 novembre 1508 – Maser, 19 agosto 1580), è stato un architetto, teorico dell’architettura e scenografo italiano del Rinascimento, cittadino della Repubblica di Venezia.

Palladio nel senso di «colui che è sacro a Pallade Atena», divinità greca protettrice delle arti (la romana Minerva), a fargli conoscere l’opera di Vitruvio e ad accompagnarlo nei fondamentali viaggi a Roma (1541-49), dove Andrea ebbe modo di studiare e disegnare.

Influenzato dall’architettura greco-romana, è considerato una delle personalità più influenti nella storia dell’architettura occidentale.
Le origini del pavimento alla Palladiana sono antiche: se ne trovano tracce nell’antica Roma dove veniva chiamata opus incertum.

PAVIMENTI ALLA PALLADIANA FOTO DEGLI  ORIGINALI

Pavimento alla palladiana: aspetti contemporanei

Nel dopoguerra e fino a tutti gli anni ’60 il pavimento in marmo a palladiana era molto in uso e si affermava l’utilizzo anche in interno per pavimentare abitazioni, uffici e negozi. Questo in particolare grazie alla lucidatura che permetteva di ottenere pavimenti planari e uniformi, con una spesa minima in quanto si utilizzava e si utilizza marmo di recupero.

Si tratta infatti di un pavimento opus incertum, ossia un tipo di pavimentazione in cui i materiali sono disposti a pezzi o scaglie di marmo di vario tipo e misura e incollati su un massetto di cemento e stuccate.

Questo era un pavimento nato per essere utilizzato in esterno e per il quale si utilizzavano grandi frammenti di marmo.
Le scaglie di marmo possono avere una sagoma simile a dei rettangoli, oppure si trovano lavorazioni di palladiana in cui i frammenti sono più squadrati.

Inizialmente la palladiana (l’opus incertum) prevedeva l’utilizzo di scaglie disposte casualmente con larghezze delle fughe molto differenziate. Tipo la posa del porfido per esterno.

Nel tempo la tecnica si è affinata e le lastre venivano poste a pavimento lavorandole in modo da incastrarsi perfettamente, in una sorta di puzzle, dove la fuga tra una lastra e l’altra doveva essere regolare e minima.

Questo dipende anche dalla “mano” del posatore che seleziona ed incastra, come in un puzzle, i vari pezzi. Il posatore non sempre trova il pezzo che si incastra perfettamente e allora lo “adatta” – con una martellina o utilizzando una trancia, allo spazio disponibile.
Una volta ultimata la posa delle scaglie su sabbia e cemento si procede alla levigatura fino ad ottenere un pavimento perfettamente in piano e lucido.

Tipi di marmi per realizzare una palladiana possono essere molteplici, I più diffusi ed utilizzati sono i marmi locali, quindi il rosso di Verona, il biancone, il Rosa Perlino. Molto utilizzato è anche il Botticino, e il Trani.

Se vuoi arricchire il pavimento con qualche contrasto puoi utilizzare il nero marquinia oppure il verde alpi. Entrambi daranno dei tocchi di scuro, importanti per rendere più variegato e “mosso” il pavimento.

Usata nel corso del tempo in virtù della sua resa estetica per decorare abitazioni di lusso, ancora oggi il pavimento alla palladiana è una soluzione di gran classe, in grado di conferire agli ambienti un affascinante impatto visivo.

Noi della P.C.M. Srls pur essendo lo spessore delle scaglie lievemente irregolare e variabile, di solito 18/22mm. Preferiamo la posa a colla su un massetto armato di almeno 5cm. di spessore.

Cuciture realizzate da PCM srls su pavimento alla palladiana fine anni ’50

*Nota Bene: Prima di fare tracce o demolizioni sul vostro pavimento alla palladiana interpellateci, avete un pavimento importante e costoso, spesso è recuperabile, se non tutto in parte.

Se vuoi saperne di più su pavimento alla palladiana,  non esitare a contattarci. Puoi usare l’apposito modulo di contatto o anche lasciare un commento sul Blog, ti risponderemo il prima possibile.

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