Verifiche preliminari e finali per la posa in opera del parquet tradizionale.
In tanti anni di lavoro, nonostante la molteplice varietà delle pavimentazioni trattate e pur essendo noi MOLTO BRAVI….:), ci è capitato di non interpretare esattamente ciò che il Cliente voleva. Ciò ha comportato, pur sapendo di aver operato al meglio, l’aver sbagliato il compito assegnato.
Quello che descriverò di seguito è riferito al pavimento in parquet incollato, ma molte delle considerazioni esposte, in particolare quelle su verifica e/o collaudo dei pavimenti a fine opera, sono valide per tutte le pavimentazioni.
In special modo la regola che cito testualmente tratta da una pubblicazione professionale (Tratto dal volume “Il PARQUET – dal progetto alla posa in opera” pubblicato dalla A.I.P.P.L. (Associazione Italiana Posatori Pavimenti di Legno) aderenti alla Federlegno Arredo.) :
“L’esame della pavimentazione posata deve essere effettuata osservando il pavimento in posizione eretta con luce naturale diffusa alle spalle dell’osservatore. Ai fini della valutazione o della localizzazione di difettosità presenti sulla superficie della pavimentazione non devono essere utilizzate sorgenti di luce artificiale o che insistono direttamente sulla pavimentazione”.
In poche parole il cliente, seppur detentore della “ragione” come recita il famoso detto, non può sempre cercare il pelo nell’uovo.
Nell’opera citata esiste inoltre una tabella che riporto di seguito, riferita al legno ma con valenza per tutti i pavimenti:
Tab. 58 Percentuale di elementi da verificare in base alla superficie in mq. degli elementi stessi.
Verifiche preliminari alla posa in opera dei pavimenti in parquet.
(cap. 8 “Il PARQUET – dal progetto alla posa in opera”)
Tutti gli operatori-posatori di pavimenti in legno, detti “parchettisti”, sanno che la posa in opera del parquet può avvenire solo quando:
- sono già stati montati i serramenti completi di vetri e i locali riparati dalle intemperie
- sono già stati posati gli altri pavimenti, murature, tracce sulle pareti, rivestimenti sanitari e qualsiasi altro lavoro è terminato
- la temperatura ambiente non è superiore ai 15° e l’umidità è compresa tra il 45% ed il 60%
- le condizioni del supporto sono state controllate e considerate idonee per l’incollaggio e nel caso di riscaldamento a pavimento è già stato effettuato lo shock termico.
Infine, dopo la posa del pavimento in parquet, possono essere montate le porte interne e, se non è stata data, l’ultima mano di vernice alle pareti.
Gli operatori specialisti sanno inoltre che il parquet deve essere portato nell’ambiente di posa qualche giorno prima della stesura, con gli imballi aperti e sollevati da terra. Questo favorirà l’assorbimento dell’umidità del luogo in cui verrà posato determinando un’osmosi, di fatto, dei due elementi.
Last but not least, ultimo ma non meno importante: conviene aprire almeno tre confezioni di parquet per mischiarne il contenuto ed evitare così antiestetiche disomogeneità del pavimento finito.
Ma forse non tutti sanno che…..
Le norme di riferimento relative ai suddetti ambiti sono:
Norma UNI 11265 – Pavimentazioni di legno – Posa in opera – Competenze, responsabilità e condizioni contrattuali.
Dopo aver duramente lavorato, fatto tutte le valutazioni del caso, carteggiato, stuccato, verniciato o trattato con la massima cura il pavimento di legno del vostro cliente, come se il lavoro fosse fatto a casa vostra, potrebbe capitare che lo stesso non rimanga soddisfatto. Alla luce di quanto premesso all’inizio potremmo dire: le motivazioni sono da ricercare anche in una cattiva gestione del cliente.
Purtroppo è successo anche a noi nonostante la variegata esperienza pluriennale. In qualche occasione ci siamo dovuti difendere, con le giuste ragioni e cognizioni di causa, per evitare incresciose vicende legali e specialmente decurtazioni di denaro dal prezzo inizialmente pattuito.
Se ciò vi dovesse accadere e avete la coscienza a posto ci sarà solo una possibilità per risolvere la disputa: fare riferimento al suddetto volume in cui sono presenti i giusti elementi per le verifiche del caso.
I limiti di accettazione della pavimentazione posata mediante incollaggio, finita alla consegna dell’opera.
(Cap. 9 “Il PARQUET – dal progetto alla posa in opera”)
Chiaramente darò solo alcune indicazioni, i passaggi salienti, ma sarò a completa disposizione di chiunque voglia chiedermi delucidazioni.
Innanzi tutto (più tempo passa dalla consegna e peggio sarà) il collaudo o la verifica devono avvenire entro i sette giorni successivi alla fine dell’opera, così come specificato dalla tecnica europea
UNI CEN/TS 15717 – Parquet – Linee guida generali per la posa in opera.
Premesso che la posa in opera di un parquet e specialmente i lavori di levigatura, verniciatura, oliatura, ceratura, sono eseguiti a mano in condizioni quasi mai idonee per tali lavori, come potrebbe ad esempio essere la cabina asettica di un falegname, (spesso in cantiere siamo costretti a lavorare in condizioni proibitive, con porte e finestre aperte, gente che ti passa sopra il pavimento appena posato e chi più ne ha più ne metta..) l’esecuzione “fatto a mano” è uno stato di fatto, un lavoro non riproducibile.
Inoltre il legno stesso del quale è costituito il pavimento è unico e irripetibile, il pavimento in parquet presenterà caratteristiche intrinseche tipiche di un lavoro artigianale che non pregiudicano l’utilizzo e lo scopo per i quali è stato eseguito.
Posa mediante incollaggio di elementi massicci finiti in opera.
Cap. 9.3 1 “Il PARQUET – dal progetto alla posa in opera”
Le varie verifiche, con relativi metodi di valutazione e risultati delle valutazioni sono:
- Verifica dell’incollaggio;
- Verifica della planarità;
- Verifica dell’allineamento degli elementi in base alla geometria di posa prescritta;
Fig. 1 – Scostamento ammesso per geometria di posa alla francese, a tolda di nave,a correre, a cassero regolare, per elementi massicci.
posa in opera parquet a perfetta regola d’arte.
Fif. 2 – Scostamento ammesso per geometria di posa a spina di pesce, per elementi massicci.
Verifica della complanarità tra pavimentazioni attigue o con inserti di materiali diversi;
Purtroppo non ho le foto di questo passaggio tra i due ambienti, dove non c’era la planarità con i pavimenti attigui, pertanto siamo stati costretti a togliere la porzione di parquet e sostituirlo con il nuovo, dopo essere intervenuti sul sottofondo.
- Verifica dei giunti di dilatazione;
- Verifica della levigatura;
- Verifica della finitura;
- Verifica della stuccatura;
In conclusione: se saremo coscienti della preparazione di cui necessita il rapporto con il cliente, oltre a quella implicita del lavoro in sé, avremo messo a punto un fattore fondamentale per la felice conclusione di un incarico.
Buon lavoro a tutti.
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SALVE
COMMENTO MOLTO DETTAGLIATO E SE VOGLIAMO, CONVINCENTE.
NON AVENDO LETTO LE VARIE NORME CHIEDO:
LE VARIE NORME, RIPORTANO ANCHE L’EVENTUALE RUMOROSITA’ CHE IL PARQUET NON INCOLLATO
PUò PROVOCARE?
NEL MESE DI AGOSTO HO INSTALLATO IL PARQUET A LISTE ED INCSTRO E, ESSENDOCI IL VECCHIO PAVIMENTO IN MARMO, E’ STATO STESO UN TELO IN PLASTICA E SOPRA LE LISTE.
NON SO IL PERCHE’, MA ANCHE CIMMANANDO PIANO CON CIABATTE FA’ MOLTO RUMORE, QUELLO DI SOTTO VUOLE FARMI CAUSA, COSA POSSO FARE??
Salve Giovanni, il suo è un caso specifico, non saprei risponderle, il volume a cui faccio riferimento è stato realizzato prevalentemente per regolamentare, in un cantiere, le varie responsabilità dei singolim personaggi e il ruolo dei vari personaggi del cantiere.Infatti è un tipo di pavimento che non si mette solitamente negli alberghi. Non ricordo ma avevo messo il link x andare a vedere le norme in tal senso….Grazie per averci comunque dato fiducia.f.t.
vorrei chiedere delle informazioni ho posato 8 mesi fa un pavimento di parquet prefinito in rovere ora lamento la male posatura perchè fra una doga e l”altra c’e un evidente spazio che esteticamente non sta bene e inoltre ho lla preoccupazione che con il passar del tempo questo spazio possa aumentare il posatore sostiene che lo spazio creatosi tra una doga e l’altra è una normale tolleranza come mi devo comportare è così davvero o devo pretendere la sistemazione come io penso’?
Grazie
Salve Alberto, ma, i fattori possono essere diversi, non voglio subito dar adosso al posatore però….il prefinito di solito, è strutturato perfettamente, salvo che non siano materiai “di recupero”, mi spiego meglio, noi di recente abbiamo montato un prefinito in tutta essenza di un materiale credo Indiano, molto bello per il tipo di scelta fatta dal cliente, con sapore del legno invecchiato, tra l’altro credo fosse di recupero da vecchie travi di legno, ovviamente, quando siamo andati a posarlo, i listoni erano storti, non tutti di eguale larghezza ed infine con il maschio e femmina non perfettamente allineata, siamo impazziti ma alla fine abbiamo fatto un buon lavoro con soddisfazione del cliente, che lo ha accettato x quello che era il legno e la sua scelta. Se così non è, potrebbe dipendere da due fattori, una, che il tuo posatore abbia stretto bene i listoni in fase di posa, ma non abbia messo dei fermi sotto le pareti, che li tenessero fermi, durante l’asciugatura della colla, considera che il prefinito ha bisogno che sotto le pareti sia distante non più di 1cm., proprio x dargli spazio x potersi muovere, la seconda, che i maschi e femmina non fossero perfettamente allineati, oppure, come dicevo sopra i lstoni potevano essere “svirgolati”. Detto tutto ciò, presupposti, non si allargano più, perchè fermati dalle pareti….Non ho visto il pavimento, sto andando x presupposti…vedi tu…
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ciao a me è successa la stessa cosa, sono rimasta malissimo dopo aver pagato fior fiori per una doga di prima scelta ….. secondo me il posatore non ha saputo fare un bel lavoro… tu come hai risolto in fine?
Buongiorno,
dovrei posare un pavimento in bamboo che su due punti si affiancherà con le piastrelle della cucina e del bagno, simile ad una vostra realizzazione che ho visto qui -> https://www.parquet-cotto-marmo.it/2012/03/recupero-cementine-antiche/. Io vorrei evitare di mettere dei profili a T in acciaio o di ottone e nel vostro caso non ci sono, come posso fare?
Grazie
Salve Luisa, non vedo dove sia il problema, è sufficiente che ti accosti con il tuo parquet alle mattonelle dei pavimenti in ceramiche con tagli precisi. Ovviamente i due materiali devono essere dello stesso spessore.
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Buongiorno,
stiamo ristrutturando un appartamento in centro storico. Il pavimento attuale è in cotto antico, ma presenta diversi difetti, per cui vorremmo posare su esso un parquet. Il problema è che la superficie è molto irregolare, il piano è mosso e ci sono dislivelli di 4-5 cm in quanto la superficie totale dell’ambiente è di circa 50 m quadri.
L’impresa sostiene che l’unico modo per intervenire e posare il parquet è utilizzare la “livellina”, che è però molto costosa.
Non ci sono alternative più economiche e altrettanto efficaci?
Grazie e buon lavoro,
Stefania
Salve Stefania, purtroppo no, non ci sono altri sistemi più economci, qualsiasi soluzione è rischiosa, senza contare che prima delll’autolivellante, il pavimento va sgrassato e messo un aggrappante e poi mettere la livellina. Ma levigare il cotto stesso e poi rifare il trattamento??? oppure mettere un parquet prefinito flottante?? Se stai a Roma posso fare un sopralluogo e poi decidere insieme. Comunque se ritieni che il costo della livellina sia costosa, qualsiasi altra soluzione diventa di difficile realizzazione.
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Ho avuto praticamente lo stesso problema, è stato montato il parquet poi il dislivello era evidente l ho fatto rismontare per passare il livellante e le tavole nel frattempo si sono rovinate perché ormai adattate allo pavimento storto. Il click nn combacia più e pensavo di incollare una fila all altra togliendo l incastro. Boh ne parlerò con il parquettista anche perché il parquet è ormai fuori produzione e sono rimasti solo 4 mq su 8 che mi servirebbero in sostituzione…
Salve Marcella, normalmente sostituiamo listoni rovinati, non credo che tu possa utilizzare gli stessi listoni ormai rovinati, ma li puoi incollare se il pavimento è incollato, se è flottante no. Però non mi haifatto una domanda precisa ma più una considerazione.
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Salve,
cortesemente desidererei sapere se esiste una larghezza massima prevista per le fughe esistenti tra ogni singola plancia e superata la quale la posa in opera può ritenersi non eseguita a regola d’arte.
Nel caso di specie trattasi di parquet prefinito doussie spazzolato, prima scelta, con plancia di larghezza 140 e lunghezza variabile di 990 e 1190,.
Detto parquet, sebbene appena posato, presenta fughe (sul lato lungo) di larghezza variabile da 1,5 a 2,5 mm e che a me sembrano francamente eccessive ma che il posatore sostiene rientrare nella normale tolleranza di accettazione.
Vorrei dunque capire se esiste un valore massimo di dette fughe, superato il quale sia legittimo dolersi con il posatore, tenuto anche conto che parliamo di parquet di una nota ditta produttrice, dunque si presume di qualità.
Grazie
Salve,
cortesemente desidererei sapere se esiste una larghezza massima prevista per le fughe esistenti tra ogni singola plancia e superata la quale la posa in opera può ritenersi non eseguita a regola d’arte.
Nel caso di specie trattasi di parquet prefinito doussie spazzolato, prima scelta, con plancia di larghezza 140 e lunghezza variabile di 990 e 1190,.
Detto parquet, sebbene appena posato, presenta fughe (sul lato lungo) di larghezza variabile da 1,5 a 2,5 mm e che a me sembrano francamente eccessive ma che il posatore sostiene rientrare nella normale tolleranza di accettazione.
Vorrei dunque capire se esiste un valore massimo di dette fughe, superato il quale sia legittimo dolersi con il posatore, tenuto anche conto che parliamo di parquet di una nota ditta produttrice, dunque si presume di qualità.
La posa è stata effettuata incollata.
Grazie
Salve Giacomo,Non ci sono riferimenti precisi per le fughe su un parquet prefinito, ma ci sono logiche tecniche. Mi spiego meglio, il prefinito ha un lato con il maschio e un lato con la femmina, se il taglio, da parte della ditta produttrice, ha eseguito bene il proprio lavoro, il maschio e la femmina combinano perfettamente, quindi quando colleghi una plancia con l’altra perfettamente, non ci sono fughe se non quelle programmate dalla ditta produttrice.Da quello che mi dici, senza sparare sul collega, ho l’impressione che il posatore non ha “stretto” bene una plancia con l’altra. salvo che il materiale, le plancie, non fossero imbarcate, la qual cosa si sarebbe resa molto difficile poter incastrare le plance in maniera giusta. Eventualmente chiamami al cell.348*3304410.
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Salve, io devo mettere parquet incollato sul pavimento in marmo veneziano ,perche è abbastanza fredo come pavimento. La mia domanda è: prima di mettere la colla devo passare con qualche prodotto per umidità o per altri motivi ? Grazie mille
Salve Gianni, se non ci sono risalite di umidità, non c’è bisogno che tu ci metta nulla, anzi il pavimento alla veneziana è un ottimo supporto per la posa del parquet.
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Salve, recentemente ho acquistato un appartamento grezzo e nella zona notte ho deciso di mettere parquet in rovere massello. Devo premettere che io ho potuto scegliere solo la tinta e la misura. Volevo chiedere se esiste una tolleranza per la dimensione delle fughe fra le doghe oltre la quale il lavoro eseguito risulta non a regola d’ arte.
Salve Gianfranco, non capisco la domanda o meglio, se le doghe sono di un prefinito e sono maschiate automaticamente devono essere strette, se invece parliamo di tradizionale, quello da lamare e verniciare in opera, comunque devono essere attaccate, in poche parole non ci devono essere fughe, salvo quelle che vengono naturalmente se il legno è storto.
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Prima di tutto grazie per la risposta tempestiva. Il parquet è di tipo tradizionale misura in mm 50×250 spessore 10. Avevo un altro quesito da porvi.L’ appartamento non è ancora abitato e il parquet hanno ultimato di verniciarlo 15 gg fa, il riscaldamento non è di tipo a pavimento.C’è un metodo per verificare quante mani di vernice hanno dato?
Appena finito il lavoro sembrava tutto ok,a parte la distanza fra alcuni listelli, ma oggi guardando il parquet contro luce alcuni listelli sono molto più opachi rispetto a quelli adiacenti.So che è normale un cambio di tinta,ma al tatto è anche più ruvido
Per riverniciarlo è necessario lamare di nuovo il pavimento?
GRAZIE
Salve Giancarlo, no non c’è um metodo pratico per capire quante mani di vernice sono state messe, sarebbe comunque inutile, pechè potrebbero aver messo dopo il fondo una “monomano” più ricca della tradizionale oppure due mani, dopo il fondo di vernice tradizionale. Ma non devi ricominciare a lamare da capo, è sufficiente che gli dia una carteggiata con una carta vetrata fina tipo 120 e dare una ulteriore mano di vernice.
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Salve,dovrei mettere del parquet in camera da letto ho fatto uno sbaglio nel massetto è stato fatto con l’argilla espansa cosa posso fare?
Salve Gianfranco, una cosa veloce e indolore è mettere un parquet prefinito flottante, materassino dotto il parquet e la cosa è fatta.
Se l’umidutà latente è inferiore al 30%, puoi rischiare di mettere una barriera antiumido a base di resina e poi incollare il pavimento però…..
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Ho fatto posare parquet prefinito su pavimento veneziano su erano state fatte tracce per impianto elettrico ed idraulico. Le tracce sono poi state chiuse con massetto tradizionale ma risultavano comunque non ben allineate al pavimento. Inoltre il vecchio pavimento risultava non planare con dislivello di un paio di cm su una superficie di 70 mq. Dopo 3 mesi dalla posa del parquet questo si è alzato in parecchi punti della casa. Devo ora far passare dal parchettista un autolivellante e poi far posare di nuovo il parquet con colla? (Ora è posato flottante). Premetto che gli incastri maschio/femmina sono perfetti e che sono stati lasciati circa 1-1,5 cm nei perimetri delle stanze. Grazie per la risposta
Salve Amedea,da come mi spieghi non vedo cause date da non planarità del sottofondo, ma se non c’è il materassino sotto il parquet flottante, potrebbe essere più un problema di umidità se le tracce non sono state fatte asciugare debitamente. Oppure cosa più probabile si sta alzando perchè, probabilmente il 1cm o 1,5 cm di spazio intorno non sia stato sufficiente per dare spazio al parquet di muoversi. Di solito “l’onda” si crea quando il lato lungo del parquet spinge, non di testa, cioè il lato corto. Se le tracce non sono asciutte non ti consiglio di incollarlo. Chiama il parquettista che lo ha posato e fallo vedere a lui. Non credo che il dislivello del sottofondo possa aver creato sollevamenti di sorta.
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Buon giorno, le chiedo cortesemente un parere sto ristrutturando casa vorrei posare un parquet prefinito incollato al massetto del pavimento radiante senza fare giunti, il mio soggiorno misura 44 mq (8.8 ml x 5 ml)mi chiedevo se la dimensione potrebbe creare problemi alla pavimentazione viste le sue dimensioni oopure visto che si tratta di legno se posso stare tranquillo.
Grazie Roberto.
Salve Roberto, non ci dovrebbero essere problemi, a condizione che il parquet, questo in tutti i prefiniti, venga lasciato uno spazio di almeno un centimetro sotto muro e vengano effettuati i giunti in corrispondenza delle porte. Infatti il battiscopa per i prefiniti è di almeno 13 mm. di spessore ed esistono delle piaggie a “T” di diversi tipi, da mettere sotto le porte.
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Buonasera,
ho un problema di fortissimi scricchiolii su tutta la superficie di un prefinito rovere 11mm flottante su pav. in ceramica esistente, al P1 di appartamento posato da me.
Tappetino 2mm e spazio 1cm di dilatazione.
A 3 mesi dalla posa il parquet è arrivato a toccare il muro in alcuni punti, ma il rumore c’è anche dove è ancora libero.
Il pavimento ha dislivelli diffusi du 2/5mm ma in buono stato.
Ho diversi pareri, ma secondo lei da che dipende?
Grazie
Saluti
Salve Marco ho tardato a scriverti per confrontarmi con i miei colleghi e non so se la risposta che ti do sia consona.
Comunque il fatto che il centimetro che avevi lasciato sotto muro sia sparita, ci sta per un flottante.
Gli scricchiolii, credo che siano il risultato di una NON planarità del sottofondo, ma comunque non mi preoccuperei più di tanto. Considera che sul parquet massello da 22 mm inchiodato è una caratteristica positiva.
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Buonasera,
volevo un vostro parere sulla posa di parquet prefinito su un pavimento preesistente in ceramica: si può procedere alla posa se l’appartamento è completamente privo di infissi?? a finestre senza vetri?? quali rischi si corrono? Secondo voi è certa la cattiva riuscita della posa?
Vi ringrazio anticipatamente
L.
Salve Lamberto, sarebbe meglio che tu lo facessi montare con finestre ed infissi, è vero che il prefinito è più stabile del tradizionale, però l’umidità dell’aria potrebbe creare dei problemi.
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salve avrei bisogno di un aiuto per un problema che si e’venuto a creare tra la ditta che ha ristrutturato e il parquettista perche’non riesco a capire a chi date ascolto.
di seguito i fatti:
il parquettista ha fatto il sopralluogo in cantiere x posare il parquet (prefinito 3 strati tavole 1860 190 15) e sostiene che il fondo (che e’compasto da massetto e pavomento in vecchio marmo, abbiamo rifatto tutti gli impianti rifacendo massetti solo dove serviva toglendo file di mattonelle 40×40) per poter incollare il parquet non va bene perche’ le tracce sono state riempite con materiali non idonei alla posa del parquet….in sostanza si tratta di una malta granuloso e il parquettista dice che si sbriciola per cui se ci incolliamo sopra i listoni con il tempo e la trazione che il pavomento in legno esercito sul sottofondo con i micromovimenti che inevitabilmente fa…si staccherebbe portandosi dietro questa malta non idonea.
naturalmente il muratore dice che non e’cosi’e che va bene.
non so chi ascoltare.
potete aiutarmi a capire chi ha ragione.?
graxie
federico
Ciao Federico, ha ragione il parquettista, il sottofondo deve essere : duro, antispolvero e ben asciutto. Ovviamente al muratore non passa nemmeno per la testa di rifare le tracce con um Mapecem della Mapei oppure con un cemento idraulico di qualsiasi altra azienda. (cosa che avrebbe dovuto fare senza che nessuno lo dicesse.
se il parquettista ha fatto il sopralluogo prima, lui avrebbe dovuto ricordarglielo. Posso però dare un consiglio al parquettista, esistono dei prodotti “primer” luiquidi (es. PU31 della Keracoll)a base di resina che possono consolidare le tracce e ripararle da una eventuale umidità di risali. Io, come artigiano parquettista, non mi prenderei la resposabilità di montare su tracce del genere.vai a vedere le caratteristiche tecniche http://products.kerakoll.com/catalogo_dett.asp?idp=2655
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Buoonasera il mio posatore mi ha appena finito di incollare il parquet. Volevo sapere, dato che mi ha detto che è meglio che il parquet non prenda umidità, di tenere le finestre chiuse.
Ma non è meglio dico io, forse da ignorante, farlo respirare un po? grazie
Ciao Antonio, è un concetto molto controverso, ogni artigiano ha una sua esperienza. Anche io fino a qualche anno fa consigliavo quello che dici tu. Poi con l’avvento del prefinito si consiglia di lasciare il parquet nei pacchi e aprirli solo al momento della posa.
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Sto per avviare i lavori di posa del parquet flottante sopra il pavimento esistente, vorrei chiederLe un parere sui punti di contatto con gli ambienti pavimentati, ho 4 soglie di questo tipo già predisposte con profilo ad L in acciaio inox inserito sotto le mattonelle, le tavole dunque si poggerebbero a detto profilo. L’idea era di incollare le estremità delle tavole in prossimità delle soglie essendo gli unici punti in cui non sarebbero vincolate a nulla, cosa ne pensa? Sto valutando il tipo di colla da utilizzare e ho escluso la possibilità di utilizzare i profili a C che non mi piacciono assolutamente. Ringrazio in anticipo. Rita
Salve Rita, Capisco che i profili a C possano non piacerti, però nascono proprio per questo scopo, a bloccare il parquet flottante sui bordi è molto rischioso, calcola che di solito lasciamo più di 1 cm. sotto muro perché dopo poco tempo sparisce lo spazio, quindi io ti consiglierei di non bloccare il parquet. Al limite lo potresti fare se il parquet capita di testa, certamente NO per il lato lungo.
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Buongiorno, chiedo cortesemente un consiglio: devo posare dei listoni in larice lunghi 4 metri, in due punti il pavimento esistente in graniglia ha un dislivello di 5 e di 8 millimetri. La colla per parquet puo’ compensare tale dislivello oppure devo livellare il pavimento. Grazie
Ciao Gianluca, No assolutamente no, la colla del parquet non fa spessore. O fai un autolivellante aspettando che si asciughi, oppure con un consolidante di fondo cosparso a fresco di silicio, in modo da sopperire alla differenza di quota.
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Buongiorno,
neanche due giorni hanno finito di posare il parquet su di un sottofondo completamente rifatto perfettamente a livello in tutta la casa (tranne il bagno). Il parquet è un prefinito rovere europeo, con nodi norma EN 13489, spazzolato, bisellato e verniciato posato incollato. Spess. 11 x / 3.0 Nob per listello 1200-1400 150-160 mm.
Subito dopo la posa mi accorgo che ci sono degli evidenti spazi tra il taglio del parquet e lo zoccolino. Questi spazi vengono successivamente riempiti con del silicone. Mi accorgo però che sul lato lungo di ogni listello ci sono degli spazi / canaline anche di 1-2 mm dove ci entra un’unghia per intenderci. Questi spazi tra i listelli a volte ci sono a volte no. Inoltre tra i giunti dei listelli (lato corto) c’è un salto che mi è stato detto possa essere dovuto all’incastro maschio-femmina dei listelli.
Va bene quindi a questo salto, ma lo spazio sul lato lungo dei listelli a me non sembra normale. L’impresa che ha eseguito i lavori dice che è normale che sia così ed è in linea con il tipo di parquet da me scelto.
Sono sicura che lo spazio non sia dovuto ad un taglio non perfetto dei listelli perché l’artigiano che ha preparato il parquet è noto per l’eccellente qualità del lavoro..
ma non intendendomene non so cosa pensare… mi potete aiutare a capire meglio?
Grazie mille!
Ciao Alba, difficile dire senza vederlo. Da come mi dici potrebbero essere entrambe le cose. Sia che i listelli possano essere mal trafilati, sia che il posatore non abbia “STRETTO” bene i listoni, certo è che così non vanno bene.
Potrebbe essere anche, successo anche a me di recente, che i listoni si siano imbarcati per una errato stoccaggio del materiale e quindi il posatore ha avuto difficoltà a metterli, pur essendo fatti bene dall’azienda di produzione.
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Mi hanno posato un parquet con listelli in legno di tre misure 12 x120 , 14x 160 , 20 x200 su Massetto preconfezionato ora a distanza di tempo,si manifestano lievi avvallamenti intorno ai 2, 3mm misurati su una barra di cm 200esiste una norma specifica sulla planarita o normaUNI, grazie
Ciao Vincenzo, si ci sono delle norme specifiche, io ho messo qualche cosa sul mio sito, ma ora non ricordo esattamente, vedo di mandarti il link, e se non c’è quello che cerchi ci sono i riferimenti per arrivare al libro da cui l’ho tratto. Non ho capito una cosa, il parquet è un prefinito immagino, viste le dimensioni. L’avvallamento ci può stare, ma non sono maschiati?
come fai a notare i 2 mm di differenza??
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Buonasera, mi hanno appena riverniciato il parquet e facendo pulizie in casa mi sono cadute delle gocce di sgrassatore. In quei punti da scuro è diventato bianco, volevo capire se si tratta di una cosa normale. Grazie
Ciao Carlo, ho paura che lo sgrassatore abbia fatto SCOLLARE in quel punto la vernice, quindi sbiancata. Che fare? Mettere un nastro adesivo intorni ai listelli, in modo da non toccare gli altri, darei una carteggiata solo su quei listelli incriminati, partendo da una grana grossa 36/60 a seguire fino alla grana 120 e poi vernicerei di nuovo i listelli.
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Buongiorno, sto ristrutturando casa e ho ricevuto un parquet che in parte non corrisponde a quello già posato (uno è verniciato, l’altro è finito a olio). per ragioni su cui non mi dilungo – scadenza termini di restituzione – devo tenere quello a olio e renderlo simile al verniciato. Il parquettista mi ha proposto di procedere attraverso una leggera scartavetratura delle tavole e successivo passaggio di vernice oleuretanica. La prova su un a tavola sembrerebbe avere ottenuto gli effetti sperati. Mi chiedo però se la procedura la lunga possa comportare dei danni alle tavole o risultare in qualche modo inefficace. Aggiungo un particolare: alcune tavole posate al passaggio fanno rumore e si abbassano leggermente, come se fossero vuote. Qual è il grado di tolleranza e come è opportuno intervenire? grazie
Ciao Giuliano, il sistema usato dal tuo parquettista per il trattamento della superficie, mi sembra appropriato, mentre il fatto che flettono le tavole non va bene.
Immagino che il parquet fosse piuttosto lungo e Presumo che il problema possa essere che il sottofondo non fosse in perfettamente in piano, quindi non ha potuto fare molto. Forse avrebbe potuto mettere degli spessori, ma non è cosi usuale. Non c’è una tolleranza specifica, l’unica poteva essere mettere un autolivellante prima di posare il parquet.
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